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Situata al V miglio della Via Appia Antica, la Villa dei Quintili, il più grande complesso residenziale del suburbio di Roma, fa parte del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Grazie al rinvenimento di una tubatura in piombo recante il nome dei proprietari, è certo che il complesso appartenesse ai fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, membri di una famiglia senatoria e consoli nel 151 d.C.


Located at the 5th mile of the Via Appia Antica, the Villa of the Quintilii, the largest residential complex in the Roman suburbs, is part of the Archaeological Park of the Appian Way. Thanks to the discovery of a lead pipe bearing the names of the owners, it is certain that the complex belonged to the brothers Sextus Quintilius Condianus and Sextus Quintilius Valerius Maximus, members of a senatorial family and consuls in 151 AD.

La Villa dei Quintili

Villa of the Quintilii

I Quintili furono fatti uccidere dall’imperatore Commodo nel 182-183 d.C. per aver ordito una congiura contro di lui, così la residenza sull’Appia fu confiscata e divenne proprietà imperiale. Da allora Commodo stesso e altri imperatori dopo di lui vissero nella villa. Testimonianze della loro presenza sono l’imponenza dell’architettura, la ricchezza delle decorazioni scultoree e la raffinatezza dei rivestimenti parietali e pavimentali in lastre di marmo colorato, tuttora splendidamente conservati. In origine si accedeva alla Villa dall’Appia Antica attraverso un ampio giardino porticato dotato di un ninfeo monumentale trasformato poi in fortezza in età medievale. Oltre il giardino si trova il nucleo principale che si sviluppa sulla collina con una serie di cortili e vani di rappresentanza, un grande impianto termale, edifici per gli spettacoli e ambienti della residenza privata affacciati sulla vallata circostante. Nel casale moderno è allestito un Antiquarium che conserva pezzi scultorei e architettonici di grande pregio rinvenuti durante gli scavi. 


The Quintilii brothers were executed by Emperor Commodus in 182-183 AD for allegedly plotting a conspiracy against him. As a result, their residence on the Appian Way was confiscated and became imperial property. From then on, Commodus himself and other emperors after him lived in the villa. Evidence of their presence can be seen in the grandeur of the architecture, the richness of the sculptural decorations, and the refinement of the wall and floor coverings made of colorful marble slabs, which are still beautifully preserved today. Originally, access to the Villa was gained from the Via Appia Antica through a large porticoed garden featuring a monumental nymphaeum, which was later transformed into a fortress during the medieval period. Beyond the garden lies the main complex, which extends across the hill with a series of courtyards and representative rooms, a large thermal complex, buildings for entertainment, and private residence areas overlooking the surrounding valley. In the modern farmhouse, an Antiquarium has been set up, displaying valuable sculptural and architectural pieces found during the excavations.

Nei pressi dell’ingresso sull’Appia Antica si trova il casale di S. Maria Nova, appartenuto ai Monaci Olivetani e solo recentemente divenuto patrimonio pubblico. Lo Stato ha infatti acquistato nel 2006 l’antico casale assieme a tre ettari di campagna romana che da circa 10 anni versavano in stato di totale abbandono ed erano occupati abusivamente. Da allora si sono svolti lavori di scavo e ristrutturazione che hanno permesso di aprire l’area al pubblico non solo per godere delle nuove importanti scoperte archeologiche portate alla luce, ma anche per fruire degli spazi interni del casale. Il casale e la torre di avvistamento, sopraelevati su di un imponente monumento del II d.C., illustrano le trasformazioni del territorio dell’Appia attraverso i secoli. Dagli scavi nell’area sono riemersi un impianto termale del II d.C., con mosaici che raffigurano giochi gladiatori e circensi, un tratto di strada basolata, un’area cimiteriale di II secolo d.C. ed edifici presumibilmente pertinenti al grande complesso della Villa dei Quintili, adiacente alla tenuta. È possibile visitare il complesso di Santa Maria Nova e le mostre al suo interno secondo gli orari e le modalità di accesso a Villa dei Quintili


Near the entrance on the Via Appia Antica is the Santa Maria Nova farmhouse, once owned by the Olivetan Monks and recently made public property. In 2006, the State acquired the farmhouse and three hectares of abandoned Roman countryside. Since then, excavation and restoration work has allowed the area to be opened to the public, offering access to important archaeological discoveries and the farmhouse’s interior spaces. The farmhouse and lookout tower, elevated above a 2nd-century AD monument, showcase the transformations of the Appian territory over the centuries. Excavations have uncovered a thermal complex, mosaics depicting gladiatorial and circus games, a section of basalt-paved road, a 2nd-century AD burial site, and buildings linked to the Villa of the Quintilii. The Santa Maria Nova complex and its exhibitions are open to visitors according to the Villa’s access hours.

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